Aterion Gaming days: la tre giorni di board games!

La scorsa domenica ho fatto un salto in quel di Bologna per andare a giocare un po’. Io, Andre ed altri amici, abbiamo deciso di partecipare anche quest’anno alla manifestazione promossa dalla Asterion, con la quale presenta le novità dell’anno, le vecchie glorie e promuove tornei di board games gratuiti per tre giorni all’Admiral hotel.

Asterion Gaming Days 2014

Asterion Gaming Days 2014

Pensare che una ditta come questa, di questi tempi, offra una così ghiotta occasione ai nerds ed ai niubbi del board game, lascia stupefatti. Chiacchierando un po’ con Luca e Massimo, i fondatori, scopro che il loro intento è proprio quello di incentivare la socializzazione attraverso una cosa leggera e divertente come il gioco da tavolo.

“In tempi come questi” dice Luca “bisogna puntare sulla qualità. La gente non può permettersi di buttare i soldi. Per questo una cosa come il gioco da tavolo, che riunisce trasversalmente ogni membro della famiglia e gruppo di amici, può risultare un ottimo investimento in termini economici e… di tempo!”

Sono totalmente d’accordo con lui. Anche perchè, passando per le 5 sale adibite al gioco, ho potuto trovare un sacco di spunti interessanti. Li troverete qui di seguito, valutati in una scala da 1 a 5, dove:

1 corrisponde a “apprezzo lo sforzo ma no, grazie”

2 “mmmh, non sono proprio convinta”

3 “carino, bella idea!”

4 “presto, accorrete tutti!”

5 “non farei altro per i giorni a venire!”

Takenoko:

packaging 4/5

divertimento 4/5

coinvolgimento 3/5

durata 3/5

Una divertente avventura che ha per protagonista un panda affamato. Il gioco è molto semplice e divertente, anche se non sono richieste particolari capacità strategiche. E’ un buon compromesso tra un gioco gestionale ed un’avventura grafica.

Baba Yaga

Baba Yaga:

packaging 3/5

divertimento 2/5

coinvolgimento 2/5

durata 2/5

Gioco da baracca, molto semplice e fruibile, presumibilmente per un pubblico che comprenda dei bambini. Noi che lo abbiamo provato, figli degli anni 80, potremmo divertirci a questo gioco solo se fossimo mooooolto sbronzi, o se il primo cinema nel raggio di tre chilometri fosse chiuso. Oppure se fosse aperto e proiettasse un film con Massimo Boldi.

Mercanti di Venere

Mercanti di Venere:

packaging 4/5

divertimento 4/5

coinvolgimento 4/5

durata 4/5

Super articolato, composto da centinaia di pezzettini tra soldi alieni, astronavi, merci e passeggeri, Mercanti di Venere promette partite da vero godimento: partite lunghe e pensate, tutti contro tutti per guadagnare più soldi, trasportare merci e venderle possibilmente quando il mercato è favorevole (il titolo è abbastanza indicativo!). Lo abbiamo provato e, anche se non abbiamo terminato la partita per motivi di tempo, è sicuramente da tenere presente per un prossimo acquisto!

Masquerade:

packaging 3/5

divertimento 2/5

coinvolgimento 3/5

durata 2/5

Gioco di carte con lo scopo di indovinare dove si trova il Re.

A me non è piaciuto particolarmente perchè lascia troppo al caso, non ci si può creare una strategia di gioco e, soprattutto, dopo un po’ si arriva a giocare per non perdere, senza raccapezzarcisi.

La Boca:

packaging 3/5

divertimento 4/5

coinvolgimento 4/5

durata 3/5

Si gioca in cooperazione per cercare di costruire la figura rappresentata dalla carta al centro della quale gnuno dei due giocatori vede solo un aspetto della costruzione finale. In questo modo bisogna assolutamente parlarsi cercando di creare entrambi la stessa cosa tenendo conto del proprio punto di vista e di quello del compagno. E’ sicuramente consigliato alle coppie con problemi di comunicazione, ma anche a chi volesse passare una bella serata in compagnia (si può, per esempio fare un torneo a coppie, per livelli di difficolta!).

Tokaido:

packaging 5/5

divertimento 4/5

coinvolgimento 4/5

durata 4/5

L’ho letteralmente A-DO-RA-TO. Partiamo dal presupposto che tutto ciò che riguarda il Giappone mi attira come la luce per le falene, Tokaido è un viaggio nel quale non si premia il primo arrivato, ma chi fa più esperienze lungo la vecchia strada che univa Kyoto a Edo (l’antica Tokyo). Questo gioco, finemente presentato e curato, è quanto di più si avvicina alla mia idea di una piacevole serata tra amici, magari dopo una cena a base di sushi!

Dixit:

packaging 3/5

divertimento 4/5

coinvolgimento 5/5

durata 3/5

Se dovessi definirlo con due aggettivi direi: struggente e geniale. Ogni giocatore ha 5 carte, queste hanno delle illustrazioni oniriche, che lasciano molto spazio all’interpretazione personale. Dixit (uno dei miei giochi preferiti, di cui ho già acquistato un’espansione oltre a quella contenuta nella scatola), è un gioco che richiede un grande coinvolgimento mentale ed emotivo, quindi vi do un consiglio: giocate con persone che vi fanno sentire a vostro agio.

Ticket to Ride:

packaging 5/5

divertimento 4/5

coinvolgimento 4/5

durata 4/5

Vincitore di numerosi premi negli anni ’70, da noi è arrivato solo quest’anno. Semplificando molto posso dire che è un crossover tra Monopoli e Risiko, molto spassoso. Esistono già in commercio diverse versioni di Ticket to ride: quella a cui abbiamo giocato noi è quella Europea, dove dovevamo costruire le tratte ferroviarie (date dagli obiettivi capitati all’inizio) per raggiungere un punteggio superiore a quello degli avversari.

Se anche a voi capiterà, come è successo a me, di giocare con il Campione Nazionale Gran Mogol e Stringitore Onorario di bulloni ferroviari, non prendetevela se perdete; se il suo scopo è venire alle convention per giocare con dei niubbi vuol dire che si annoia molto a casa sua.

Dobble:

packaging 3/5

divertimento 4/5

coinvolgimento 4/5

durata 2/5

Altro gioco da baracca, con le sue carte rotonde si propone di essere giocato in almeno 5 modi diversi. E ci riesce!

Molto divertente e rapido, fino a 5-6 giocatori, è davvero gudurioso (non so se questa parola esista, ma rende l’idea)

Immagine

Sherlock Holmes

Sherlock Holmes:

packaging 5/5

divertimento 4/5

coinvolgimento 5/5

durata 4/5

Gioco di indagine investigativa, nella confezione ne sono contenute ben 10 (ma sono previste delle espansioni), molto curato dal punto di vista storico e sociale, è stato il gioco più bello al quale abbia partecipato! L’indagine è collaborativa e si procede dipanando la trama secondo le intuizioni dei partecipanti (o almeno ci si prova!).

Vi ricordate i vecchi libi grames? Se qualcuno ha avuto la fortuna di imbattersi in loro, da bambino, questo gioco si propone più o meno la stessa cosa, ma in una veste grafica decisamente superiore!

Io e Andre lo abbiamo comprato e stiamo provando a risolvere il primo caso. Ci giochiamo alla sera, dopo cena, e piano piano procediamo nell’iintento di districare la complicata matassa che è davanti ai nostri occhi. La durata di un’indagine è di circa 2 ore e mezza se si procede spediti, quindi è un sacco di tempo da trascorrere in compagnia delle persone che avete invitato a casa!

Bene, ecco qui. Spero possiate trovare qualche spunto interessante… io vi consiglio di fare un bell’investimento e provare Dixit, Tokaido, Sherlock Holmes oppure Ticket to Ride. Se amate alla follia i board games, allora Mercanti di venere è quello che fa per voi.

Presentazione “In territorio nemico”

Vi invito ufficialmente a celebrare

la GIORNATA DELLA LIBERAZIONE  insieme a me

il giorno 25 Aprile (ovviamente!) alle ore 16:30

nello splendido cortile di Palazzo dei Principi a Correggio (RE)

"In territorio nemico" Minimum Fax, aprile 2013

“In territorio nemico” Minimum Fax, aprile 2013

A seguire musiche di fisarmonica e violino…

Ikea VS Giovanardi

E’ riesplosa la polemica sulle coppie omosessuali a causa di una nuova pubblicità ikea.

Giovanardi contro l'Ikea per la pubblicità "gay friendly"

ROMA – Ancora la Costituzione al centro di una polemica, anche se Carlo Giovanardi non presenta una proposta di riforma, come quelle che hanno animato il dibattito di questi giorni, e critica invece Ikea giudicando “grave e di cattivo gusto che una multinazionale svedese, cui il nostro Paese sta dando tanto in termini di disponibilità e che sta aprendo centri commerciali a manetta, venga in Italia e dica agli italiani cosa devono pensare polemizzando contro la loro Costituzione”.

Di che si tratta? Presto detto: il sottosegretario alla Famiglia, intervistato per KlausCondicio 1 in onda su YouTube, ce l’ha con la pubblicità che ritrae una coppia di uomini mano nella mano, con il claim “siamo aperti a tutte le famiglie”.

“Credo che molti clienti dell’Ikea non lo riterranno gradevole”, dice Giovanardi, che bolla la campagna pubblicitaria come un’entrata “a gamba tesa contro la nostra Costituzione, offensiva e di cattivo gusto”.

“L’Ikea – prosegue – è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine ‘famiglie’ è in aperto contrasto contro la nostra legge fondamentale che dice la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, ed è usata in quella pubblicità in polemica contro la famiglia tradizionale, considerata datata e retrograda”.

Klaus Davi domanda dunque se il governo ricorrerà al Giurì di autodisciplina pubblicitaria, il sottosegretario lo esclude ma rivendica: “A noi piacerebbe una campagna pubblicitaria che dicesse ‘siamo aperti all’intera comunità. Nel senso che i clienti di una multinazionale sono uomini donne anziani giovani senza preclusioni di nessun tipo. Ma diverso è attaccare la Costituzione italiana con tale violenza”.
Immediata la risposta del colosso svedese: “L’Ikea non offende la Costituzione e non è contro la famiglia citata dall’articolo 29”, spiega il responsabile delle relazioni esterne per l’Italia, Valerio Di Bussolo. “La Costituzione stabilisce qual è l’oggetto dei diritti, ossia quella fondata sul matrimonio, ma non definisce la famiglia tout court”. Quella citata dall’articolo 29, che riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, “è una delle famiglie”, dice. “Noi abbiamo a che fare con una realtà quotidiana in continua evoluzione, ci sono tipologie di famiglie molto variegate. Ikea quindi completa e aggiunge altre famiglie della realtà domestica, come quelle delle coppie di fatto, dei single, quelle composte da nonni e nonne”. Tutte famiglie, queste, “riconosciute anche dall’Istat”, sottolinea Di Bussolo, concludendo: “La campagna è finita e non rinneghiamo quello che abbiamo scritto”.

fonte: Repubblica

E ora, dato che dall’articolo succitato, la pubblicità in questione sembrava essere quasi un affronto al buon gusto ed alla morale (cosa che, per esempio, non è avvenuta con  questaoppure con quest’altra pubblicità)

Io resto della mia opinione (come già ampiamente espressa in questo post) e auguro a tutti di mantenere un pensiero critico ed indipendente. Mi farebbe piacere sapere cosa pensate di questa polemica e di queste pubblicità… aspetto i vostri commenti!