La scorsa domenica ho fatto un salto in quel di Bologna per andare a giocare un po’. Io, Andre ed altri amici, abbiamo deciso di partecipare anche quest’anno alla manifestazione promossa dalla Asterion, con la quale presenta le novità dell’anno, le vecchie glorie e promuove tornei di board games gratuiti per tre giorni all’Admiral hotel.
Pensare che una ditta come questa, di questi tempi, offra una così ghiotta occasione ai nerds ed ai niubbi del board game, lascia stupefatti. Chiacchierando un po’ con Luca e Massimo, i fondatori, scopro che il loro intento è proprio quello di incentivare la socializzazione attraverso una cosa leggera e divertente come il gioco da tavolo.
“In tempi come questi” dice Luca “bisogna puntare sulla qualità. La gente non può permettersi di buttare i soldi. Per questo una cosa come il gioco da tavolo, che riunisce trasversalmente ogni membro della famiglia e gruppo di amici, può risultare un ottimo investimento in termini economici e… di tempo!”
Sono totalmente d’accordo con lui. Anche perchè, passando per le 5 sale adibite al gioco, ho potuto trovare un sacco di spunti interessanti. Li troverete qui di seguito, valutati in una scala da 1 a 5, dove:
1 corrisponde a “apprezzo lo sforzo ma no, grazie”
2 “mmmh, non sono proprio convinta”
3 “carino, bella idea!”
4 “presto, accorrete tutti!”
5 “non farei altro per i giorni a venire!”
Takenoko:
packaging 4/5
divertimento 4/5
coinvolgimento 3/5
durata 3/5
Una divertente avventura che ha per protagonista un panda affamato. Il gioco è molto semplice e divertente, anche se non sono richieste particolari capacità strategiche. E’ un buon compromesso tra un gioco gestionale ed un’avventura grafica.
Baba Yaga:
packaging 3/5
divertimento 2/5
coinvolgimento 2/5
durata 2/5
Gioco da baracca, molto semplice e fruibile, presumibilmente per un pubblico che comprenda dei bambini. Noi che lo abbiamo provato, figli degli anni 80, potremmo divertirci a questo gioco solo se fossimo mooooolto sbronzi, o se il primo cinema nel raggio di tre chilometri fosse chiuso. Oppure se fosse aperto e proiettasse un film con Massimo Boldi.
Mercanti di Venere:
packaging 4/5
divertimento 4/5
coinvolgimento 4/5
durata 4/5
Super articolato, composto da centinaia di pezzettini tra soldi alieni, astronavi, merci e passeggeri, Mercanti di Venere promette partite da vero godimento: partite lunghe e pensate, tutti contro tutti per guadagnare più soldi, trasportare merci e venderle possibilmente quando il mercato è favorevole (il titolo è abbastanza indicativo!). Lo abbiamo provato e, anche se non abbiamo terminato la partita per motivi di tempo, è sicuramente da tenere presente per un prossimo acquisto!
Masquerade:
packaging 3/5
divertimento 2/5
coinvolgimento 3/5
durata 2/5
Gioco di carte con lo scopo di indovinare dove si trova il Re.
A me non è piaciuto particolarmente perchè lascia troppo al caso, non ci si può creare una strategia di gioco e, soprattutto, dopo un po’ si arriva a giocare per non perdere, senza raccapezzarcisi.
La Boca:
packaging 3/5
divertimento 4/5
coinvolgimento 4/5
durata 3/5
Si gioca in cooperazione per cercare di costruire la figura rappresentata dalla carta al centro della quale gnuno dei due giocatori vede solo un aspetto della costruzione finale. In questo modo bisogna assolutamente parlarsi cercando di creare entrambi la stessa cosa tenendo conto del proprio punto di vista e di quello del compagno. E’ sicuramente consigliato alle coppie con problemi di comunicazione, ma anche a chi volesse passare una bella serata in compagnia (si può, per esempio fare un torneo a coppie, per livelli di difficolta!).
Tokaido:
packaging 5/5
divertimento 4/5
coinvolgimento 4/5
durata 4/5
L’ho letteralmente A-DO-RA-TO. Partiamo dal presupposto che tutto ciò che riguarda il Giappone mi attira come la luce per le falene, Tokaido è un viaggio nel quale non si premia il primo arrivato, ma chi fa più esperienze lungo la vecchia strada che univa Kyoto a Edo (l’antica Tokyo). Questo gioco, finemente presentato e curato, è quanto di più si avvicina alla mia idea di una piacevole serata tra amici, magari dopo una cena a base di sushi!
Dixit:
packaging 3/5
divertimento 4/5
coinvolgimento 5/5
durata 3/5
Se dovessi definirlo con due aggettivi direi: struggente e geniale. Ogni giocatore ha 5 carte, queste hanno delle illustrazioni oniriche, che lasciano molto spazio all’interpretazione personale. Dixit (uno dei miei giochi preferiti, di cui ho già acquistato un’espansione oltre a quella contenuta nella scatola), è un gioco che richiede un grande coinvolgimento mentale ed emotivo, quindi vi do un consiglio: giocate con persone che vi fanno sentire a vostro agio.
Ticket to Ride:
packaging 5/5
divertimento 4/5
coinvolgimento 4/5
durata 4/5
Vincitore di numerosi premi negli anni ’70, da noi è arrivato solo quest’anno. Semplificando molto posso dire che è un crossover tra Monopoli e Risiko, molto spassoso. Esistono già in commercio diverse versioni di Ticket to ride: quella a cui abbiamo giocato noi è quella Europea, dove dovevamo costruire le tratte ferroviarie (date dagli obiettivi capitati all’inizio) per raggiungere un punteggio superiore a quello degli avversari.
Se anche a voi capiterà, come è successo a me, di giocare con il Campione Nazionale Gran Mogol e Stringitore Onorario di bulloni ferroviari, non prendetevela se perdete; se il suo scopo è venire alle convention per giocare con dei niubbi vuol dire che si annoia molto a casa sua.
Dobble:
packaging 3/5
divertimento 4/5
coinvolgimento 4/5
durata 2/5
Altro gioco da baracca, con le sue carte rotonde si propone di essere giocato in almeno 5 modi diversi. E ci riesce!
Molto divertente e rapido, fino a 5-6 giocatori, è davvero gudurioso (non so se questa parola esista, ma rende l’idea)
Sherlock Holmes:
packaging 5/5
divertimento 4/5
coinvolgimento 5/5
durata 4/5
Gioco di indagine investigativa, nella confezione ne sono contenute ben 10 (ma sono previste delle espansioni), molto curato dal punto di vista storico e sociale, è stato il gioco più bello al quale abbia partecipato! L’indagine è collaborativa e si procede dipanando la trama secondo le intuizioni dei partecipanti (o almeno ci si prova!).
Vi ricordate i vecchi libi grames? Se qualcuno ha avuto la fortuna di imbattersi in loro, da bambino, questo gioco si propone più o meno la stessa cosa, ma in una veste grafica decisamente superiore!
Io e Andre lo abbiamo comprato e stiamo provando a risolvere il primo caso. Ci giochiamo alla sera, dopo cena, e piano piano procediamo nell’iintento di districare la complicata matassa che è davanti ai nostri occhi. La durata di un’indagine è di circa 2 ore e mezza se si procede spediti, quindi è un sacco di tempo da trascorrere in compagnia delle persone che avete invitato a casa!
Bene, ecco qui. Spero possiate trovare qualche spunto interessante… io vi consiglio di fare un bell’investimento e provare Dixit, Tokaido, Sherlock Holmes oppure Ticket to Ride. Se amate alla follia i board games, allora Mercanti di venere è quello che fa per voi.