Ikea VS Giovanardi

E’ riesplosa la polemica sulle coppie omosessuali a causa di una nuova pubblicità ikea.

Giovanardi contro l'Ikea per la pubblicità "gay friendly"

ROMA – Ancora la Costituzione al centro di una polemica, anche se Carlo Giovanardi non presenta una proposta di riforma, come quelle che hanno animato il dibattito di questi giorni, e critica invece Ikea giudicando “grave e di cattivo gusto che una multinazionale svedese, cui il nostro Paese sta dando tanto in termini di disponibilità e che sta aprendo centri commerciali a manetta, venga in Italia e dica agli italiani cosa devono pensare polemizzando contro la loro Costituzione”.

Di che si tratta? Presto detto: il sottosegretario alla Famiglia, intervistato per KlausCondicio 1 in onda su YouTube, ce l’ha con la pubblicità che ritrae una coppia di uomini mano nella mano, con il claim “siamo aperti a tutte le famiglie”.

“Credo che molti clienti dell’Ikea non lo riterranno gradevole”, dice Giovanardi, che bolla la campagna pubblicitaria come un’entrata “a gamba tesa contro la nostra Costituzione, offensiva e di cattivo gusto”.

“L’Ikea – prosegue – è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine ‘famiglie’ è in aperto contrasto contro la nostra legge fondamentale che dice la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, ed è usata in quella pubblicità in polemica contro la famiglia tradizionale, considerata datata e retrograda”.

Klaus Davi domanda dunque se il governo ricorrerà al Giurì di autodisciplina pubblicitaria, il sottosegretario lo esclude ma rivendica: “A noi piacerebbe una campagna pubblicitaria che dicesse ‘siamo aperti all’intera comunità. Nel senso che i clienti di una multinazionale sono uomini donne anziani giovani senza preclusioni di nessun tipo. Ma diverso è attaccare la Costituzione italiana con tale violenza”.
Immediata la risposta del colosso svedese: “L’Ikea non offende la Costituzione e non è contro la famiglia citata dall’articolo 29”, spiega il responsabile delle relazioni esterne per l’Italia, Valerio Di Bussolo. “La Costituzione stabilisce qual è l’oggetto dei diritti, ossia quella fondata sul matrimonio, ma non definisce la famiglia tout court”. Quella citata dall’articolo 29, che riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, “è una delle famiglie”, dice. “Noi abbiamo a che fare con una realtà quotidiana in continua evoluzione, ci sono tipologie di famiglie molto variegate. Ikea quindi completa e aggiunge altre famiglie della realtà domestica, come quelle delle coppie di fatto, dei single, quelle composte da nonni e nonne”. Tutte famiglie, queste, “riconosciute anche dall’Istat”, sottolinea Di Bussolo, concludendo: “La campagna è finita e non rinneghiamo quello che abbiamo scritto”.

fonte: Repubblica

E ora, dato che dall’articolo succitato, la pubblicità in questione sembrava essere quasi un affronto al buon gusto ed alla morale (cosa che, per esempio, non è avvenuta con  questaoppure con quest’altra pubblicità)

Io resto della mia opinione (come già ampiamente espressa in questo post) e auguro a tutti di mantenere un pensiero critico ed indipendente. Mi farebbe piacere sapere cosa pensate di questa polemica e di queste pubblicità… aspetto i vostri commenti!